Storia della Bandiera Triveneta

Storia della Bandiera e della Coppa Individuale Trasmissibile

La bandiera triveneta ha una storia più che centenaria, infatti essa è stata donata dall’amministrazione comunale di Venezia nel 1898, alle sezioni di  Tiro a Segno del Veneto.

La manifestazione risale al 1898 quando il Municipio di Venezia nel 50° anniversario del 22 marzo 1848 deliberò la consegna alla Sezione Tiro a Segno di Venezia una BANDIERA D’ONORE, da disputarsi ogni anno con una gara di tiro a segno fra le società della Regione Veneto Tale consegna consiste nell’impegno e l’onore di poterla tenere per un anno intero, a seguito di una gara tra tutte le Sezioni di Tiro a Segno del Triveneto.

Nasce così una tradizione che ha attraversato tutti gli eventi, anche tristi della storia del Triveneto e che continua con grande fervore ancora oggi.

La bandiera custodita dalla Sezione di Asiago vincitrice dell’ultima gara prima del Grande Conflitto Mondiale è andata distrutta durante la Prima Guerra Mondiale 1915 – 1918  a seguito di questo evento si conclude la prima fase dello storico stendardo.

Nel 1930 il Comune di Venezia fa confezionare una nuova bandiera, l’opera di ricamo è affidata al laboratorio scuola del Comune Veneziano, diretto dalla professoressa Maria Pezzè Pascolato, su disegno dell’architetto Augusto Sezanne. Il disegno mette in risalto il Leone di San Marco e gli stemmi di Trento e Trieste città Irredenti da poco riunite alla Madre Patria. Tale ricamo, eseguito a mano, è in filo d’oro e d’argento, su seta pura.

Questa seconda bandiera nel 1930 messa in palio tra le sezioni del Tiro a Segno del Triveneto, da inizio alla seconda fase, della tradizionale consegna della Bandiera alla sezione vincitrice, questa edizione è vinta dalla Sezione di Verona, che riceve in consegna per un ‘intero anno il prestigioso arazzo, e  così di anno in anno la bandiera passa da una Sezione vincitrice all’altra, fino al 1982, quando, le precarie condizione dello stendardo, determinarono la sua sostituzione e la conservazione in una teca per proteggerla da una naturale distruzione, e così su proposta della Sezione di Udine e sentito il parere di tutte le Sezioni del Triveneto e quello dell’Unione Italiana Tiro a Segno, il prestigioso Stendardo viene assegnato per la cura e la conservazione alla Sezione di Treviso, che appariva al primo posto nella speciale classifica; si conclude così la seconda fase.

Si realizza una terza bandiera, identica alla precedente e cioè ricamata in filo d’oro e d’argento su due dritti in pura seta, il ricamo raffigura il Leone di San Marco e gli stemmi di Trento e Trieste, la spesa per la confezione è stata sostenuta dalle Sezioni di Tiro delle Tre Venezie con un contributo dell’Unione Italiana Tiro a Segno, dando origine alla terza fase, questa terza bandiera è quella che viene  assegnata alla Sezione vincitrice  che dovrà conservare gelosamente per un anno.

Nell’omonimo trofeo dove la Sezione di Tiro ha l’onore di custodire la bandiera, al tiratore primo classificato nella gara di carabina libera 120 colpi nelle tre posizioni ( CL 120 3P ) gli viene assegnata una coppa in argento acquistata con il contributo di tutte le sezioni, che deve custodire fino alla gara successiva, e che verrà aggiudicata definitivamente al tiratore che vincerà la gara tre volte anche non consecutive.

Dalla quinta edizione, su proposta della Sezione di Mirano la coppa in argento e cesellata a mano e viene offerta dall’Unione Italiana Tiro a Segno.

Fonte

Bollettino U.I.T.S. numero 1 del 1986

Archivio storico della Sezione Tiro a Segno di Treviso